E’ da una vita che volevo ammirare il lago Maggiore, indipendentemente dalla passione della fotografia o dal fatto che abbiamo stretto amicizia con le persone del luogo… Quando hai quelle sensazioni che ti danno la certezza che un weekend in quel posto sarà un successo e sarà gratificante ti rendi conto che è ora di prenotare e partire.
Così ecco che il 1° maggio ore 6.10 partenza direzione Verbania. Giornata magnifica, temperatura ideale, traffico scorrevole…. OK dai, smettiamola con le vesti del Tour Operator e concentriamoci sul perché sia giusto condividere quello che il lago Maggiore ha da offrire.
Per cercare di accompagnarvi nel viaggio realizzerò l’articolo in maniera diversa dal solito, ovvero inserendo degli scatti a dimostrazione di quanto descriverò.
Iniziamo con la prima sosta: arrivo a PALLANZA.
A primo impatto ciò che balza agli occhi è la colorazione dell’ambiente. Il periodo scelto è quello più suggestivo vista la vastità di esemplari floreali che circonda i percorsi pedonali e i colori la fanno da padrone. L’impatto più notevole lo offre lo scenario del lago con la riva opposta e le montagne ancora innevate a delimitare la vista rendendo capibili le dimensioni reali della zona attorno al bacino Verbano.
Poi se inizi a guardare attorno ti soffermi a guardare un altro aspetto caratterizzante del lago Maggiore: le isolette che lo abitano. Da Pallanza hai una vista perfetta dell’isola Madre e dell’isola San Giovanni.
Proseguiamo il tour: CANNERO
Uno dei luoghi più a nord del lago Maggiore nel versante Piemontese che merita di essere visitato per la tranquillità e il paesaggio che regala è la riviera di Cannero. Zona particolarmente predisposta per il relax e l’abbronzatura e prettamente residenziale è l’ideale per trascorrere delle ore in isolamento dalla frenetica quotidianità. Qui ho realizzato degli scatti piacevoli dal mio punto di vista sia per la condizione ottimale di luce e colori che per lo sfondo naturale.
Se si prosegue sul lungolago sicuramente lo sguardo si soffermerà sui castelli di Cannero. Purtroppo sono ancora come i bombardamenti li hanno lasciati alla storia però hanno il loro fascino. Delle rocche in mezzo all’acqua lasciano libero sfogo alla fantasia. Mi permetto di facilitare la scenografia proponendovi uno scatto che ve li mostri.
Fine primo giorno: sosta a INTRA
Intra è la città più commerciale e frenetica della parte alta del lago in quanto viene attraversata dalla statale che porta in Svizzera. La scelta di sostare qui era principalmente logistica vista la vicinanza con casa di Elisa (la ns. carissima Amica) e soprattutto perché i confort qui non mancano. Dalla camera d’albergo (www.hotelancora.it) abbiamo avuto la fortuna di affacciarci sul lago ammirando uno dei tanti porticcioli in cui i traghetti e i battelli partono ed arrivano. Frontalmente si ha una panoramica della sponda Lombarda da un lato e a sinistra si scorgono le alpi svizzere. Purtroppo la serata non ha potuto regalarmi degli scatti a causa del brutto tempo che ha invaso completamente l’intera zona.
Secondo giorno: STRESA direzione Isola Bella
Come ogni volta che io e Francesca decidiamo di muoverci almeno un giorno di pioggia lo becchiamo. Stavolta però abbiamo esagerato… Freddo quasi autunnale con pioggia che arrivava da tutte le parti. Sospiri continui perché la reflex sarebbe rimasta chiusa nello zaino tutto il giorno. Così è stato dall’arrivo all’Isola Bella per quasi tutto il tragitto percorso. Bellissimo il palazzo Borromeo e ancor di più i giardini nella loro ampiezza. Purtroppo il tempo infame ha condizionato anche i pavoni bianchi presenti nel parco limitandone i movimenti. Fortunatamente verso il primo pomeriggio il tempo si è “leggermente” attenuato e allora ne ho approfittato per immortalare la vista della terra ferma dalla prospettiva isolana.
L’isola dei Pescatori non è stata visitata a causa delle condizioni ma da quanto sono riuscito ad immortalare e a fotografare il rammarico per quanto perso è assai elevato. Ho comunque scattato qualche foto proprio per ricordarmi che anche da distante l’isola ha il suo fascino.
Camminata serale: SUNA
Arrivati in albergo per l’asciugatura di rito ecco apparire tra le nuvole lo spiraglio giusto per poter ammirare il pomeriggio volgere verso l’imbrunire. La camminata serale con le luci che si accendono è forse uno dei momenti migliori (da un punto di vista fotografico) dell’intera vacanza.
Dopo un giorno di intemperie ecco il lago apparire calmo e riposato e l’acqua sembrare quasi ferma. L’immagine è ancora stampata davanti agli occhi e ve la propongo direttamente senza fornire ulteriori dettagli.
Ora per riprendere le energie e coccolarsi a livello gastronomico consiglio una sosta al ristorante “AL PESCE D’ORO” (www.hotelpescedoro.it) e se avete fortuna chiedete i ravioli di pesce… Ecco un’altra cosa che non dimenticherò di questi tre giorni.
Terzo giorno: STRESA (con il sole)
Prima di partire abbiamo deciso di completare il tour fotografico ritornando dove il giorno prima era impossibile soffermarsi per scattare sfruttando l’attrezzatura e le tecniche. Arrivo nuovamente a Stresa al porto di viale Lido e preparo il cavalletto, il grandangolo e inizio una serie di scatti da legare con un merge nella speranza di ottenere un wide degno di quello che i miei occhi avevano di fronte.
Quello che segue è quello che ho ottenuto:
Ultima tappa: FERIOLO
Prima di partire per il rientro (ahimè) eccoci sostare a Feriolo. Bellissimo paesino tranquillo nonostante sia nel raccordo tra Stresa e Intra e sia il primo lido del lago che si trova dopo aver abbandonato l’autostrada. Bellissima e silenziosa la spiaggia antistante i campeggi e piacevole la pedonale che costeggia il lungo lago.
Fermarsi e pranzare a bordo lago è stata una sensazione deliziosa come deliziosi erano i balconi fioriti degli appartamenti che si affacciano sul litorale.
Da Feriolo scorgi solamente l’Isola Madre ma il suo fascino giustifica l’assenza delle altre due isole.
Adesso spero di essere riuscito a farvi capire perché quella sensazione a inizio articolo andava raccolta e sviluppata. Ora immagino che capirete il perché non vedrò l’ora di ripartire e rifare nuovamente il giro del lago. Vi lascio in compagnia di altri scatti nella speranza di riuscire a catapultarvi almeno col pensiero in quel luogo speciale che la natura ha battezzato come LAGO MAGGIORE.
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